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DJ Badio aka Il Bastardo.
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boh rega.. questo è un'argomento ke tratta di un giovane ucciso a Enziteto... esattamente dv abito io.. io lo conoscevo sto tipo... era 1 malavitoso, ma era uscito da quel circolo... e per questo ha pagato
Alle nove di sera, la sera in cui per lei è finita ogni speranza, poliziotti e carabinieri le ripetono che «non c´è ancora la certezza assoluta definitiva che sia lui». Ma Rita Patruno si è già arresa. Lo sa. Se lo sente. Il corpo senza vita trovato alle cinque del pomeriggio in un campo di ulivi di periferia, a fianco di una strada sterrata piena di siringhe e di rifiuti, per lei è quello di Vito. Il suo Vito. Il padre dei loro due figli. Il ragazzo con un passato pesante che le aveva promesso di sposarla, a fine luglio. Corrispondono le scarpe Nike, i jeans con le cuciture ribattute, le cintura firmata. C´è lo stesso tatuaggio indiano, la corporatura sembra simile. Vito Colonna era uscito di casa, un appartamento popolare di Enziteto, il pomeriggio dell´8 maggio. Era salito in sella alla sua Vespa grigia dopo aver salutato la compagna e i figli, un maschio di tre anni e una femmina di pochi mesi. Doveva andare dal parroco, per prendere gli ultimi accorti sulla cerimonia nuziale. Non è più tornato. E Rita, subito, ha cominciato a preoccuparsi. E a darsi da fare, per spingere i detective di Arma e Questura a cercarlo. Ha presentato denuncia di scomparsa. Ha bussato alle porte dei magistrati di punta della procura. Ha lanciato appelli attraverso televisioni e giornali. «Io - ha ripetuto per giorni, da quel maledetto martedì - rivoglio il mio Vito. Vivo o morto. Non posso continuare così, non posso stare senza sapere quello che è successo».
Per trovarlo da sé, sostenuta nel suo chiedere e nel suo cercare dagli avvocati Massimiliano De Gennaro e Cataldo Torelli, Rita ha domandato aiuto anche a una sensitiva ed è andata a scandagliare i campi indicati dalla medium. Da un terreno coltivato a ulivi, sperso in una terra di nessuno, battuta di notte solo da tossici e prostitute e scaricatori di rifiuti, ieri pomeriggio è arrivato l´allarme al 112. Il proprietario del podere, in fondo alla strada privata Deserto, lo sterrato che porta da via Bruno Buozzi alla vicinale San Giorgio, ha scorto un corpo immobile steso a pancia in giù nell´erba seccata dal caldo, semicoperto dalla paglia e dagli sterpi rimossi dal vento. La vittima di un omicidio. Il cadavere, devastato, con la testa trapassata da un colpo di pistola, è stato girato dagli investigatori corsi in forze al campo. La faccia era irriconoscibile. Documenti od oggetti particolari non ce n´erano. Però tutti hanno pensato subito a Vito Colonna, 22 anni non ancora compiuti, il ragazzo sparito l´8 maggio. Scarpe e pantaloni uguali a quelli descritti da Rita, la compagna. Il tatuaggio. Il profilo criminale della vittima. Le voci terribili raccolte in giro.
Per la promessa sposa, cui all´obitorio è stata risparmiata la vista del corpo, Vito «si era rimesso in riga». Per i carabinieri del Reparto operativo, quelli che nel gennaio 2006 lo avevano arrestato nell´operazione antimafia Eclisse, restava «il colonnello del clan Strisciuglio a Enziteto». Era scampato a un agguato, a marzo del 2006, sul lungomare. Ma non aveva abbassato la cresta. Anzi. Era arrogante, cercava di conquistare indipendenza e potere. Poi, l´8 maggio, è uscito di scena. Si pensava, all´inizio, che fosse fuggito per non tornare in prigione. O per un amore nuovo. L´udienza di Eclisse, il 15 maggio, si è tenuta con lui assente, contumace. Ma ieri pomeriggio, davanti al cadavere scempiato, in attesa di avere certezze assolute dalla comparazione delle impronte digitali, il solo nome pronunciato è stato il suo.
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Mc Double D.
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nn so + ke dire di qst mondo .